In questo Articolo: racconteremo gli step percorsi con un Imprenditore di perchè aprire un’azienda in Romania considerando determinati fattori essenziali.
Fare business all’estero o Aprire un’azienda in Romania, può presentarsi come una pianificazione serena se vengono seguiti determinati step e accompagnati da professionisti Internazionali sia del Paese di Provenienza che di Destinazione.
In questo caso particolare non affronteremo il tema di aprire una società in Romania, ma aprire un’azienda in Romania, quindi gli step per creare un Plant.
Case study, prevedeva implementazione di un plant di trasformazione lavorazione di tubature metalliche per l’alimentazione, atte a costituire a livello industriale un impianto per trasporto alimentare all’interno di stabilimenti produttivi alimentari.
Un’analisi di tre paesi dell’Est, Slovenia – Serbia – Romania, ha premiato come la location più adatta per il nuovo Plant la Romania, scelta per i seguenti motivi:
- approvvigionamento materia prima certa (necessita ISO su metalli per uso alimentari) da produttore internazionale, ove i prezzi con la scontistica già apprezzavano quasi il meno 15% franco Plant
- recensione terzisti per la prima fase, ottima un locale e una delocalizzazione tedesca
- costo del lavoro meno 35%
- facilità lingua
- costi di gestione e costituzione contenuti
- imposte contenute (1%-sui ricavi, 16% sugli utili)
- logistica interna veloce, esterna soddisfacente
Abbiamo suddiviso le fasi nei seguenti step:
- costituzione società in Romania (studiato asset in base alla residenza fiscale della proprietà)
- flusso capitali per start-up necessita di finanziamento diretto (no leva)
- acquisto di uno stock di prova di materia prima
- negoziazione con il terzista per la campionatura dei pezzi
- contratto con il terzista bilingue
- attesa produzione campionatura da inviare in sede per i test
- consegna al cliente finale
- attesa feedback
Questi primi otto punti sono stati percorsi con serenità e l’esito è stato positivo.
Si è deciso con la proprietà di iniziare la lavorazione in quantità al 50% delle previsioni del piano industriale utilizzando due terzisti per sicurezza di equilibrio fornitura, con un piccolo stock di prodotto per riassortimento che sarebbe stato stoccato presso un terzista il più organizzato.
Nel contempo la divisione immobiliare di Easybalkans ha recensito determinate opportunità immobiliari che fossero adeguate alla richiesta del Cliente.
Valutati anche in questo caso i pro e contro, è stato scelto il Plant, EasyBalkans ha assistito il Cliente nella negoziazione economica della locazione, Contrattualistica e nelle attribuzioni richieste in materia di sicurezza/ impiantistica/scarti di produzione ecc. richieste dalla legge rumena.
La verifica finale indicava il plant adatto, abbiamo optato per l’importazione di taluni macchinari di proprietà’ del Cliente con un sistema in bianco mantenendo l’assoluta indipendenza del Plant Estero.
Si erano già ricercati degli operatori adatti alle mansioni, dal mulettista all’operatore in CNC, all’amministrativo. Un Carry con cui si potesse instaurare un rapporto contrattuale logistico internazionale adatto alle necessita del Cliente.
È iniziato un periodo abbastanza corto di follow-up per il personale, che ha recepito in tempi brevi le necessità del Cliente ed è iniziata una produzione di prova mantenendo i terzisti, spostando lo stoccaggio e aumentandolo.
Testati i prodotti diretti è iniziata la fase industriale con la produzione, controllo qualità, imballaggio spedizione.
Da subito si è reso necessario un aumento di potenza elettrica, i nostri uffici si sono adoperati sul Fornitore nazionale in accordo con la proprietà’ dell’immobile, nuova contrattualistica e nuovo servizio.
Nella fase di studio di fattibilità si era previsto il distacco dai terzisti per arrivare al 100% della produzione prevista, con l’acquisto di attrezzature nuove mezzo i Fondi Europei.
Di fatto la pianificazione nazionale dei Fondi Europea era continuamente monitorata e il Cliente aveva contemporaneamente acquisito mezzo Cessione Quote Sociali altra società di diritto rumeno.
Con due anni di bilancio in attivo, condizione “sine qua non” per approdare ai Fondi stessi.
EasyBalkans, si è fatto carico della stesura e presentazione del progetto, è stato eletto – finanziato,il Fondo prevedeva una parte non rimborsabile al 65% e la differenza apporto da parte dell’Imprenditore.
In fase di approvazioni è stato sufficiente provare da parte dell’Imprenditore di avere nel conto corrente della società di diritto rumeno la liquidità per far fronte al 35% di sua competenza (non di congelarlo).
Successivamente all’arrivo dei macchinari fatturati il 65% veniva compensato dal Finanziamento e la differenza dall’Imprenditore.
Le attrezzature marchiate, registrare non vendibili per tre anni.
Questo non limita la cessione delle quote sociali della società che ha ricevuto il finanziamento per l’acquisto dell’attrezzatura
Se insistono altre pianificazioni – ecco la scelta di una seconda società per l’operazione, per mantenere intatta e sempre operante la prima società.
Qui non abbiamo affrontato problematiche di transfer pricing, o di rapporto madre figlia, perché le unità erano e sono completamente indipendenti da un punto di vista societario ed economico.
Non insisteva estero-vestizione perché autonoma nella sua produzione e gestione e nessuna triangolazione. Un libero stabilimento!
Descritta cosi, qualcuno può pensare che sembra quasi una favola, ma aprire un’azienda in Romania in questo caso o in qualsiasi altra Nazione.
Se pianificata l’attività dalla A alla Z, sicuramente ci saranno e ci sono stati rallentamenti burocratici e incidenti di percorso, che comunque erano stati considerati e preventivati…come dire…. nelle Varie e Eventuali di un business-plan.
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