Aprire una società all’estero , investire all’estero, intendendo questo sotto il profilo imprenditoriale è legato sicuramente al concetto di Libero Stabilimento.
Che si tratti di una impresa in produzione – trasformazione – servizi – consulenza, non è importante fermarsi a sottolineare vantaggi e svantaggi di UK, Serbia, Romania, Slovenia, Estonia ecc. ecc…
Diversamente scriveremmo un editoriale di non so quante parole o pagine!
L’argomento principe rimane sempre quello, life motive di tutti i Consulenti e Avvocati Aziendali Italiani: l’Esterovestizione e l’Elusione Fiscale.
Questo rimane sempre un cruccio per i Consulenti e gli Avvocati Aziendali non Internazionali.
Con questo non vogliamo sottolineare che fatta la legge – fatto l’inganno, come ha vissuto l’Italia e forse sta continuando a viverci.
Sottolineiamo solo che per Team, Società di Consulenza Aziendale Internazionale essendo il problema un fatto quotidiano, è già stato digerito fagocitato e risolto anni fa.
Aprire una società all’estero come e quali sono i costi
Consta solo nella volontà dell’imprenditore e, a volte nella generosità e lungimiranza nei propri confronti di mettere in sicurezza il proprio core business.
Le opportunità, e pianificazioni non mancano certamente per condurre un investimento in serenità e per Aprire una società all’estero
Contemporaneamente si verifica dove effettivamente è più conveniente per l’imprenditore iniziare una nuova avventura.
Molto spesso è una scelta logistica per avvicinarsi a un importante fornitore o cliente, ma in altre occasioni invece si tratta di creare un duplicato della propria azienda.
Una nuova divisione di azienda, una nuova azienda, capace di essere performante sotto il profilo dei numeri produttivi per imporsi sul mercato, ma soprattutto sotto il profilo della marginazione unitaria e del profitto finale economico.
Il ruolo del Consulente diviene fondamentale nel produrre all’imprenditore un piano di fattibilità’ riflesso su più Nazioni, con soluzioni sia di asset di controllo, ma anche di management e soprattutto di valutazione costi ricavi.
Cosi che l’imprenditore qualsiasi sia il suo core business, abbia in mano uno strumento che gli permetta una valutazione globale e di conseguenza una scelta finale.
Di li vengono sviscerati con lungimiranza tutte le problematiche secondarie inerenti allo svolgimento della attività senza tralasciare nulla al caso. Prevedendo la crescita della azienda diverse direzioni, la partnership, la Joint Venture, l’Associazioni in Partecipazione o crescita diretta.
Altra fase che cambia completamente lo scenario e lo sforzo dell’imprenditore è l’utilizzo di strumenti finanziari, come quelli Governativi Italiani Simest, Sace, Finest….i Fondi Governativi locali per Start-Up, o per zone depresse rurali, senza dimenticarsi dei Fondi Europei in parte non rimborsabili.
Ecco che lo scenario diventa completo, con soddisfazione per tutti!
“la difficoltà non sta nel credere alle nuove idee, ma nel fuggire da quelle vecchie.”
John Maynard Keynes