Residenza fiscale estera …una necessità per una ottima pianificazione, una opportunità, un’alternativa per altri e per la residenza all’estero
Ma trasferire la propria residenza fiscale all’estero è Necessità o una virtu’?
Seguite questo articolo dove EasyBalkans, gli esperti della Strategia Fiscale, Ti guideranno al meglio per la Tua scelta.
I punti salienti di questo articolo sono;
- Residenza Fiscale estera Vantaggi e Svantaggi
- La residenza fiscale dei soggetti
- Iscrizione all’ AIRE
- Residenza all’ estero per i Pensionati
- Trasferirsi all’estero, ma dove?
- Motivi principali perchè trasferirsi all’estero
La residenza estera è una condizione che permette al soggetto che internazionalizza – delocalizza una marcia in più, una sicurezza nei confronti del fisco di provenienza.
Poter gestire autonomamente il proprio business, oltre ai sacrifici ci sono delle regole da rispettare, ma anche molti vantaggi.
Gli step da rispettare quando ci si trasferisce all’estero in regola con la normativa fiscale.
Non dirmi che non ha mai pensato di trasferire la residenza all’estero?
Il trasferimento della residenza fiscale delle persone fisiche è divenuto “life motive” quotidiano.
Questo anche perché il livello di pressione fiscale a cui si è giunti in alcuni Paesi ha costretto molti a considerare di fatto un possibile trasferimento all’estero.
Vediamo quindi, come si svolge un corretto trasferimento della residenza all’estero.
La residenza fiscale residenza fiscale dei soggetti – Il concetto di residenza fiscale.
Sono considerati suscettibili di imposta i redditi di persone fisiche che:
- per 183 giorni sui 365, anche non – continuativamente, risiedono in Italia
- iscritti all’anagrafe nazionale
- abbiano centri di affari interessi economici anche non prevalenti in Italia nonostante la residenza estera
- affetti famiglia utenze domestiche ecc. difficile dimostrare di essere residente all’ estero
Trasferimento di residenza fiscale – Iscrizione all’AIRE
Il primo passo per il trasferimento della residenza fiscale all’estero è la cancellazione dall’Anagrafe della Popolazione Residente, contestualmente iscrizione all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (AIRE).
Questa condizione è necessaria per far valere il trasferimento, anche se, non sufficiente.
L’iscrizione all’AIRE è un diritto/dovere, permette di usufruire dei servizi Consolari Esteri.
La possibilità di votare per elezioni politiche e referendum per corrispondenza nel nuovo Paese di residenza.
Attribuirsi all’assistenza sanitaria estera.
L’iscrizione all’AIRE non è sufficiente da sola quando:
- esiste la presenza di un domicilio, per tale si intende la sede principale di affari ed interessi economici e, delle proprie relazioni personali.
- non ha valore il trasferimento della residenza fiscale all’estero fino a quando non insite la cancellazione dall’Anagrafe di provenienza.
- Esistono interessi sociali e familiari.
Pertanto, significativo è il mancato collegamento a 360 gradi con in Paese di provenienza, cercando di eliminare qualsiasi vizio, sia procedurale che di posizione, dalla presenza di centri vitali di interessi, conti bancari, donazioni, ecc. ecc. gli immobili presenti dovranno passare accatastati come seconda casa ai fini di imposta e altro che tratteremo in una News specifica e strettamente fiscale.
Residenza all’estero scelta per soggetti che desiderano detassare i propri proventi o la propria pensione
Consuetudine oramai, non sono milioni ma non sono nemmeno pochi i soggetti che negli ultimi anni hanno scelto il trasferimento estero totale al fine di godere di un netto miglioramento del trattamento fiscale in relazione ai propri redditi che siano da “pensione – royalties – rendite…”
Le mete più ambite Slovenia, Croazia, Portogallo…ma anche Tunisia e altri Paesi.
Paese ove, trasferitisi con la propria residenza si opta per la defiscalizzazione della pensione o altro con un netto in “tasca” superiore, condizioni di vita ottime, sistemi sanitari all’avanguardia, costi di vita quotidiana molto più bassi….insomma una seconda “giovinezza”!
Alcune indicazioni su Paesi meta del trasferimento all’estero.
Trasferirsi in Slovenia Croazia o trasferirsi in Portogallo?
Per esempio, in Slovenia come in Croazia e Portogallo la pensione sottoposta a tassazione locale, genera immediatamente un aumento della stessa, come di altre rendite pervenute, in alcuni casi alienando la ritenuta alla fonte.
- Il costo della vita è decisamente più basso che in Italia.
- Il sistema sanitario locale è ottimo.
- La criminalità è bassa
- Clima favorevole
Ecco alcuni motivi per trasferirsi:
- Aumento della pensione
- Affitti e immobili a prezzi più bassi rispetto all’Italia.
- La spesa alimentare costa 10-20% in meno.
- Le utenze costano meno.
- Assicurazione auto e bollo molto più basso.
- Ristoranti, parrucchiere, meccanico…ecc.
I costi dei servizi e ristoranti sono più bassi e la qualità e ottima.
I requisiti per trasferire la residenza in questi Paesi sono simili:
- Avere in locazione un appartamento
- Dimostrare la sostenibilità economica
- Le utenze
- Iscrizione AIRE e cancellazione Anagrafe popolare di provenienza
- Optare per la defiscalizzazione della Pensione o dei redditi ove è il caso
- Risiedervi per un periodo minimo di sei mesi e un giorno
- Rispettare le specifiche al fine di non rendere nulla la defiscalizzazione anche se iscritti all’Aire.
Certo che anche i trasferimenti di persone fisiche che siano imprenditori o meno, devono essere pianificati da dei Fiscalisti Internazionali, per ricevere informazioni aggiornate, suggerimenti, procedure che rendano efficaci i propri sforzi, sacrifici.
Nulla al caso!
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