Stabile Organizzazionione
Ecco di seguito come la norma definisce la S.O.:
Per stabile organizzazione si definisce generalmente una sede o un centro di affari (non temporaneo) mezzo il quale un’impresa commerciale non residente esercita la propria attività economica, producendo reddito nel territorio di un’altra nazione.
E sino qui qualcuno potrebbe dire di aver inteso tutto o nulla sulla stabile organizzazione
Facciamo un esempio semplice!
Con una società di diritto UK, possiedo un immobile a Milano, sia che la società percepisca o meno una locazione, non si materializza la Stabile Organizzazione.
Perché l’immobile anche se fonte di reddito, non fa parte di una situazione organizzata che svolge la propria attività con fini reddituali. (questo scrive la norma)
Se la società UK mantiene in proprietà immobili e questi diventano una attività – che gestisce esclusivamente i propri immobili – ma con una organizzazione di persone e infrastruttura, allora diventa una attività in Stabile Organizzazione come sopra descritta.
Sia nel caso di Stabile Organizzazione o non, dovrà ottemperare a determinati obblighi fiscali di base definiamoli, ma nel caso non stabile non a quelli sui redditi ricavati dalle locazioni.
Cosi dice la norma e anche professionisti forensi italiani.
Non sempre è cosi, bisogna fare attenzione a tutta l’impostazione e soprattutto a chi effettua la verifica se ci dovesse essere una investigazione da parte della amministrazione tributaria perché in Italia insiste in fatto probatorio da parte dell’indagato non degli investigatori.
In questa sede non affronteremo gli obblighi in relazione alle persone fisiche o giuridiche formanti l’asset societario residenti fiscalmente in Italia o meno.
Fatto un esempio semplice per capire il concetto il meccanismo e la possibile diversa interpretazione da parte della amministrazione italiana, d’obbligo passare all’argomento applicato a quello che più ci interessa:
l’Internazionalizzazione d’Azienda e, la Stabile Organizzazione.
Dell’ Azienda che Internazionalizza Delocalizza, deve innanzitutto essere studiato:
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il suo core business
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il suo flusso completo
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asset di proprietà
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management di controllo
Raccogliamo in questi quattro punti l’essenziale, ogni caso fa casistica a sé stante specifica.
Questi quattro punti in una pianificazione devono interagire e integrarsi l’uno con l’altro in una miscellaneous consulenziale.
Il suo core business
Abbiamo alcuni esempi di attività da considerare per capire il sistema:
- Commercio elettronico, vendita on line, e-commerce come trattato in un’alta news se seguite le indicazioni trattate, fa Stabile Organizzazione all’estero e residenza fiscale per la società all’estero, quindi imposizione fiscale societaria estera.
- Costruzioni Impiantistica, servizi eseguiti da società estera in Italia seguendo determinate prassi dettate dalle norme internazionali non fa Stabile Organizzazione in Italia ed è soggetta esclusivamente a fiscalità estera la società di diritto estero.
- Consulenze in generale, da studiare l’oggetto della consulenza, dove in percentuale maggiore si svolge la consulenza del soggetto/oggetto o committente italiano, la società estera è soggetta a fiscalità estera non fa Stabile Organizzazione.
- Trasporti e altro tipo di azienda anche produttiva, condotta da società estera, a seconda della impostazione del management, dell’asset societario, della contrattualistica/committenza servizi, può fare solo Stabile Organizzazione all’estero e soggetta a fiscalità estera societaria.
- Società Interinale estera, con posizione fiscale in Italia fa logicamente Stabile in Italia e soggetta a fiscalità italiana, ma se opera in Italia mediante collocamento on-line o altri sistemi, senza uffici di rappresentanza, non fa Stabile in Italia ed è soggetta a fiscalità estera societaria.
Il flusso del core business
Importante esserne a conoscenza per il Consulente Internazionale al fine di dare le migliori indicazioni.
Consiste in come si svolge l’operatività aziendale, la contrattualistica, le Commesse, dove sino situati i Clienti i Fornitori, da dove proviene la materia prima, tanto da poter redigere una mappa col flusso ottimale al fine di mantenere la Stabile Organizzazione estera e la fiscalità societaria estera di conseguenza.
Studio adattabile a qualsiasi tipo di attività dalla più semplice alla complessa, industriale, logistica, di consulenza.
Asset di Proprietà Societario Estero
La partecipazione societaria spesso sottovalutata è altra fase importantissima al fine di pianificare la parte suscettibile degli utili se si vuole mantenere fiscalità completamente estera o riportare i redditi e le partecipazioni in Italia, con la minor pressione fiscale.
Di qui lo studio delle doppie imposizioni internazionali dell’utilizzo di Holding italiane o estere, Fiduciarie italiane o no, adeguarsi ad una fiscalità Pex (Participation exemption).
Management di Controllo
Altra importante componente per mantenere la fiscalità estera di una società estera anche se controllata da una società italiana o in altre modalità, è quella di non scivolare mai nell’EsteroVestizione.
Esterovestita, viene dichiarata una società estera dalla amministrazione italiana, quando constatano che non ha un suo management indipendente nelle decisioni e nella governance, ma dipende da decisioni e controllo in capo alla italiana.
Pertanto, il danno consta nel riportare tutta l’attività della società estera in capo all’italiana sia in campo ricavi – utili ma anche iva (se del caso) che è ancora più gravoso.
L’azienda o i soggetti interessati, singolarmente perché strutturati o con l’aiuto dei Consulenti Internazionali, pianificheranno questo importante aspetto.
Concludendo:
ogni persona società gode del diritto di “libero stabilimento”,
Necessario pianificare quello che abbiamo esplicitato sopra intersecando tutti i vari aspetti e ottenere la soluzione migliore per Internazionalizzare e Delocalizzare una impresa, che sia piccola o grande sempre deve essere mantenuta questa politica.
Mai nulla al caso!….
Contattateci per ulteriori informazioni
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