Perché investire in Croazia, analizziamo assieme vantaggi e i Costi nell’aprire una società in Croazia
Investire in Croazia, un Paese che si affaccia sull’Adriatico prossimo al confine italiano attraversando la Slovenia.
Certamente con un sistema fiscale moderno – solido – attrattivo – elastico. Predisposto a rilanciare dopo l’effettiva entrata in CE nel 2013, la propria economia favorendo Internazionalizzazione e Delocalizzazione delle Imprese Estere.
Investire in Croazia, comunque ripercorre come per tutti gli stati esteri, sottointeso il principio di “libertà di stabilimento”, la particolare attenzione alla pianificazione globale all’ Esterovestizione, dove si concretizza la Stabile Organizzazione, situazioni che possono se non studiate e valutate adeguatamente creare guai seri all’imprenditore.
Paese senza dubbio alcuno dedicato a più tipologie di opportunità dalle Produttive al Commercio Import-Export, all’investimento Turistico.
Perché Investire in Croazia costituendo una Società
Prima di considerare le società in Croazia, analizziamo i vantaggi di Investire in Croazia:
- la tassazione in due aliquote al 12% e 18%per le S.r.l. (D.o.o.) sino e oltre i 400k di fatturato
- accordi contro la doppia imposizion
- presenza della withholding tax che rappresenta l’imposta sul profitto realizzata da parte di soggetti non residenti
- vicinanza all’Italia Vantaggi-Svantaggi
- incentivi alle microimprese
- costo forza lavoro inferiore
- costi minori di energetici
- lingua italiana diffusa, ufficiale in area Istriana
- possibilità di Joint Venture
- possibilità di partnership
- produzione per mercati esteri o locali
- import-export distribuzione
- free-zone
- porti di attracco e sdoganamento accordi con taluni Paesi
Tipologie più comuni di società in Croazia
La regolamentazione della tipologia societaria è simile a quella italiana, difatti esistono le S.R.L. nominate D.o.o. e le S.p.a. denominate D.d., in relazione alle società di capitali, società a nome collettivo molto meno utilizzate, per questioni di responsabilità ma presenti come l’accomandita semplice. Esiste la possibilità di sedi secondarie.
Le forme di organizzazione societarie più comuni:
- Filiale
- Succursale
- Ufficio di rappresentanza
Capitale Sociale per aprire società in Croazia
- 2.700 euro circa per aprire partiva Iva croata e Vies per una D.o.o., per operazioni Intracomunitarie, il capitale sociale rimane subito a disposizione dell’azienda.
- 27.000 euro circa per aprire partita iva croata e Vies per una D.d., per operazioni intracomunitarie, il capitale sociale rimane subito a disposizione dell’azienda.
Flat Tax in Croazia quale è la tassazione in Croazia
Società di capitali
- 12% sugli utili (ricavi-costi) sino a 400k di fatturato
- 18% sugli utili (ricavi-costi) oltre a 400k di fatturato
- 24% 36% tax sui dividendi sino a 26.000 euro o oltre i 26.000 euro, da considerare la tipologia della partecipazione, da sottolineare le leggi che regolamentano le doppie imposizioni, intervento di Holding e sistema Pex.
Queste le Tassazione sia per le D.o.o. che per le D.d.
Incentivi e Fondi Europei per Investire in Croazia
- Nuovi posti di lavoro
- Fiscali per Microimprenditori
- Doganali
- Formazione del personale
- Fiscali per Imprese
Fondi Europei
- Zone rurali
- Zone Turistiche EDEN (European Destinations of Excellence)
- Transfrontalieri
- Formazione e Crescita Imprese
- Infrastrutturali e Ambiente
- Ecc.
I Fondi Strutturali dell’UE costituiscono uno strumento concreto di solidarietà da una parte, dall’altra un elemento che traina la ripresa economica.
La Croazia, membro dell’Unione Europea dal 1° luglio 2013, anch’essa è divenuta destinataria di Fondi Strutturali U.E. destinati a finanziare degli obiettivi prioritari del Paese.
Nel contempo utilizzati a pieno nei settori delle risorse umane, sviluppo rurale, affari marittimi, ambiente e infrastrutture.
Molto sentiti sono i progetti finanziati con il Programma Transfrontaliero Italia-Croazia.
Attraverso la pianificazione dei Fondi Europei, la Croazia intende primariamente ottenere una riduzione delle diversità interne, l’introduzione di misure già utilizzate da paesi più sviluppati dell’Unione Europea che hanno portato risultati positivi in termini economici e sociali.